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208788
IDG940601119
94.06.01119 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Tursi Armando
Contratto a tempo indeterminato e recesso "ad nutum"
Riv. it. dir. lav., an. 12 (1993), fasc. 4, pt. 1, pag. 449-492
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D747; D74700; D7128; D30607
Il tema viene affrontato nella prospettiva del c.d. diritto comune dei contratti. Dopo una premessa metodologica tendente a dimostrare la persistente necessita' di utilizzare tale diritto anche per le operazioni di qualificazione ed interpretazione degli atti di autonomia collettiva, l' A. si propone di accertare se dal contratto collettivo nascano obbligazioni di durata. Successivamente viene analizzata criticamente la dottrina civilistica in materia di recesso dai contratti di durata indeterminata. Benche' sia la dottrina che la giurisprudenza siano incerte su tutte le questioni affrontate, l' A. avanza un' ipotesi ricostruttiva, basata sui seguenti assunti: il contratto collettivo e' un contratto di durata; non esiste un principio generale di ordine pubblico che vieti le obbligazioni perpetue; esiste pero' un principio che vieta vincoli perpetui alla liberta' di contrattare. Ed e' da quest' ultimo principio che viene desunta la liberta' di recedere "ad nutum" dai contratti collettivi a tempo indeterminato.
art. 1372 c.c. art. 1373 c.c. art. 2077 c.c.
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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