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208841
IDG940701172
94.07.01172 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Rook Basile Eva
Marchi e certificazioni dei prodotti agricoli ed agroalimentari
Relazione all' incontro di studio organizzato dall' Ente di sviluppo agricolo del Piemonte sul tema: "Marchi, marche e marketing nel sistema agro-alimentare", Torino, 2 aprile 1993
Riv. dir. agr., an. 72 (1993), fasc. 3, pt. 1, pag. 325-337
D91860; D31122
(Sommario: - Premessa. - I "segni" di comunicazione nel mercato: i marchi e la loro funzione nel quadro delle innovazioni del diritto comunitario derivato. Il problema del linguaggio dal punto di vista del diritto. - La concorrenza come gara: la competizione tra agricoltori ed industriali alimentari, i primi come produttori di "prodotti agricoli", i secondi come produttori di prodotti industriali. Inadeguatezza degli strumenti giuridici a disposizione dei primi per "segnalare" ai consumatori la natura agricola dei propri prodotti. - Gli interventi regionali di valorizzazione dei prodotti agricoli della Regione. La competenza delegata delle Regioni al (solo) "controllo" di qualita' dei prodotti agricoli e forestali. Possibilita' per le Regioni, quali Enti pubblici territoriali, di ottenere la registrazione di marchi collettivi per i prodotti il controllo della cui qualita' e' ad esse delegato. - I "marchi" statali di qualita' o, piu' esattamente, le certificazioni o attestazioni di qualita'. I marchi regionali c.d. di qualita' ed il significato della comunicazione: per la competenza delle Regioni a statuto ordinario nella materia "agricoltura" e non in quella "industria", i prodotti marcati sono (solo) agricoli e non industriali. - La "comunicazione" del legame del prodotto con un determinato territorio: i marchi geografici, le denominazioni di origine, le indicazioni di provenienza. - Gli strumenti adoperati dagli agricoltori per "comunicare" la natura dei propri prodotti ed il linguaggio legale per "dare un nome" ai singoli prodotti. Il principio comunitario del mutuo riconoscimento e le attestazioni di specificita'. - La presa d' atto della "significazione" legale di determinate espressioni del linguaggio convenzionale e la necessita' di adoperare le stesse regole del linguaggio legale per rendere efficace la comunicazione quali basi fondamentali dell' azione diretta ad affinare i segni individuanti i prodotti agricoli all' obiettivo della conquista del mercato)
art. 2 r.d. 21 giugno 1942, n. 929 art. 7 lett. d d.p.r. 24 luglio 1977, n. 616 art. 3 d.lg. 4 dicembre 1992, n. 480 art. 2570 c.c.
Ist. dir. agrario - Univ. FI



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