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209113
IDG941501444
94.15.01444 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Daniele Luigi
L' attuazione in Italia della sentenza "Francovich" all' esame della Corte Costituzionale
Nota a C. Cost. 16 giugno 1993, n. 285
Foro it., an. 119 (1994), fasc. 2, pt. 1, pag. 393-396
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D87009
La Corte Costituzionale ha esaminato alcune questioni di legittimita' sollevate in relazione all' art. 2 comma 7 d.lg. 80/1992 con cui e' stata disciplinata la responsabilita' dello Stato per i danni subiti dai lavoratori a causa della ritardata attuazione in Italia della Direttiva CEE 80/987. Il principio di tale responsabilita' era stato affermato dalla Corte di Giustizia delle Comunita' Europee il 19 novembre 1991 (cause riunite C-6/90 e C-9/90) con la sentenza "Francovich". Secondo l' A. la sentenza annotata ripropone in termini diversi il problema del ruolo spettante nel nostro ordinamento al giudice ordinario, alla Corte Costituzionale e alla Corte di Giustizia comunitaria per quanto riguarda l' individuazione e, successivamente, la soluzione dei conflitti tra norma comunitaria e norma interna. Contrariamente a quanto ritenuto da alcuni commenti alla sentenza costituzionale n. 170/1984, tale problema non ha ancora ricevuto una risposta esauriente. Alcune successive pronunce, fra cui quella in epigrafe, sostiene l' A., hanno dimostrato come esistano ancora numerosi casi di conflitto tra norma comunitaria e norma interna riguardo ai quali la Corte Costituzionale ritiene di potere pronunciarsi in via esclusiva, rifiutando ogni autonomo potere al giudice ordinario ed evitando altresi' di far ricorso alla competenza interpretativa della Corte di Giustizia prevista dall' art. 177 del Trattato CEE.
art. 76 Cost. art. 2 l. 29 dicembre 1990, n. 428 art. 48 l. 29 dicembre 1990, n. 428 art. 2 d.lg. 27 gennaio 1992, n. 80 C. Cost. 8 giugno 1984, n. 170 art. 177 Tr. CEE Dir. CEE 80/987



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