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| IDG941501486 | |
| 94.15.01486 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Porras Gonzaliz Alberto
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| Sulle declaratorie di inammissibilita' nel procedimento di esecuzione
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| Nota a Cass. sez. I pen. 7 luglio 1992
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| Giur. it., an. 146 (1994), fasc. 1, pt. 2, pag. 39-40
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D640; D64040
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| Avverso il provvedimento di cumulo delle pene concorrenti adottato
dal P.M., il condannato aveva proposto incidente di esecuzione. La
Corte di Assise di Appello, in funzione di giudice dell' esecuzione,
da un lato aveva condonato la pena pecuniaria e dall' altro lato
aveva dichiarato "de plano" inammissibile per manifesta infondatezza
la richiesta. La Suprema Corte, rilevando la mancanza totale degli
adempimenti indispensabili alla instaurazione del contraddittorio
(decreto di fissazione dell' udienza, avviso notificato alle parti e
rispetto dei termini dilatori), ha ritenuto integrata una causa di
nullita' assoluta ed insanabile, rilevabile d' ufficio ai sensi dell'
art. 178 comma 1 lett. c) c.p.p. Richiamata, cosi', la vicenda
processuale di cui alla sentenza in epigrafe, l' A. approfondisce la
questione relativa alla declaratoria di inammissibilita' nel
procedimento di esecuzione, analizzando le regole di cui agli artt.
666 e 672 c.p.p.
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| art. 666 comma 2 c.p.p.
art. 666 comma 3 c.p.p.
art. 672 comma 1 c.p.p.
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