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| IDG941501489 | |
| 94.15.01489 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Dinacci Filippo Raffaele
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| L' irrilevanza processuale delle registrazioni di conversazioni tra
presenti
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| Nota a Cass. sez. I pen. 22 aprile 1992
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| Giur. it., an. 146 (1994), fasc. 1, pt. 2, pag. 65-76
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D6145; D6215
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| Con la decisione in esame viene affermato che la registrazione di
conversazioni tra presenti, effettuata da uno degli interlocutori
all' insaputa dell' altro, sarebbe utilizzabile come prova in sede
processuale. Viene argomentato, precisa l' A., che tale soluzione non
e' in contrasto con gli artt. 63 e 271 c.p.p., escludendosi la
violazione delle norme sulle intercettazioni di conversazioni o
comunicazioni, in quanto non si tratterebbe di "un' occulta presa di
conoscenza da parte di terzi mediante congegni particolari", bensi'
di una registrazione di colloqui ad opera di uno degli interlocutori.
Ampio approfondimento della questione da parte dell' A., secondo il
quale la sentenza non e' condivisibile.
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| art. 63 c.p.p.
art. 191 c.p.p.
art. 266 c.p.p.
art. 271 c.p.p.
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