| Viene affrontato il tema della filosofia politica del '900 in
Germania e negli USA. Il metodo scelto non comprende l' analisi del
pensiero dei singoli autori, ma quella di alcuni essenziali
"paradigmi" in cui si esprimono costanti notevoli del pensiero
politico del nostro secolo, come ad esempio in relazione al confronto
con il marxismo e al rapporto tra etica e politica. La ricerca
accerta nella prima parte degli anni '50 e nei lavori di H. Arendt,
J. Maritain, Y.R. Simon, L. Strauss, E. Vegelin un importante
contributo della filosofia politica del XX secolo. E' particolarmente
sentita la necessita' di opposizione alla crisi sollevata dal
totalitarismo, dallo scientismo e dalle ideologie, e differenti sono
le importanti risposte. Secondo l' A. il pensiero politico americano
e' piu' rilevante di quello tedesco per i seguenti motivi: per il
rapporto che ha mantenuto con la dottrina del diritto naturale; per
le piu' consolidate tradizioni di liberta' e democrazia; per la forte
cautela verso il tema dello Stato come "realta' divina" e verso la
potenza; per la tendenza a trattare insieme economia e politica; per
l' impegno con cui viene affrontata la questione del migliore ordine
politico, cercando di elaborare soluzioni attendibili piuttosto che
limitarsi ad un dibattito sul metodo e sull' epistemologia della
scienza politica. Secondo l' A. non sussistono le condizioni per
condividere quanto sostenuto da G. Miglio sull' incontestabile
superiorita' della scienza politica europeo-continentale, impersonata
in particolare da Weber, Schmitt, Pareto e Mosca.
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