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| IDG940602305 | |
| 94.06.02305 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Di Mauro Nicola
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| Considerazioni in tema di sostituzione fedecommessaria
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| Nota a Cass. sez. II civ. 3 febbraio 1993, n. 1320
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| Giust. civ., an. 44 (1994), fasc. 2, pag. 500-501
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D302891
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| La sentenza esaminata ha stabilito che "nel caso in cui il testatore
assegni ad una persona l' usufrutto e ad un' altra la nuda proprieta'
dello stesso bene, non si ravvisano gli estremi di una sostituzione
fedecommessaria vietata, per la sussistenza della quale si richiedono
la duplice chiamata, l' ordine successivo delle chiamate e l' obbligo
per l' istituito di conservare e restituire i beni alla sua morte a
favore di altro soggetto". L' A., nel caso di specie, solleva
perplessita' con riguardo al chiaro tenore letterale del testamento,
dal quale si ricava de plano che il de cuius ha attribuito i sui beni
prima alla madre e, alla morte di costei, ad altri soggetti. Dall'
esame dell' ipotesi concreta emerge chiaramente, afferma l' A., la
sussistenza di quei presupposti che la legge richiede perche' possa
parlarsi di sostituzione fedecommessaria, vietata ai sensi dell' art.
692 c.c.
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| art. 692 c.c.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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