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Documento


21003
IDG811310015
81.13.10015 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
cardia carlo
ammesse dalla corte di cassazione le prove di laboratorio per la paternita'. affidarsi con prudenza alla verita' biologica
nota a cass. 18 dicembre 1980
Rinascita, an. 38 (1981), fasc. 1-2 (9 gennaio), pag. 20-21
d30131; d30132; d30133
l' a. si richiama alla sentenza con la quale la corte di cassazione ha dichiarato possibile il riconoscimento della paternita' in base ad analisi del sangue ed altri marcatori genetici. l' a. sostiene che una tale sentenza non sarebbe stata possibile al di fuori dell' attuale diritto di famiglia. essa, infatti, ne rappresenta una affermazione in quanto, ampliando le possibilita' di riconoscimento del figlio naturale e, correlativamente, della richiesta dell' accertamento giudiziale della paternita', da' pieno sviluppo al principio della piena equiparazione tra figli "naturali" e figli "legittimi" e all' eguale posizione nei loro confronti dei genitori. l' a., tuttavia, rileva che la sentenza propone nuovi problemi: occorrera' evitare ogni automatismo tra risultati di laboratorio e pronunce giudiziali, dato il grado di non assoluta certezza delle prove genetiche; occorre anche tener presente che oltre ad essere realta' biologiche, la paternita' e la maternita' hanno teso ad essere sempre piu' realta' affettive, psicologiche e sociali. l' a. sottolinea altri aspetti nuovi che la sentenza mette in evidenza e non esclude che l' intera materia della generazione richieda interventi legislativi piu' organici e innovativi.
cass. 18 dicembre 1980
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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