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| IDG940602366 | |
| 94.06.02366 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| C(omande') G(iovanni)
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| In margine a Trib. Milano 1 febbraio 1993 sulla risarcibilita' del
danno alla salute in caso di morte della vittima
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| Nota a Trib. Milano 1 febbraio 1993
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| Resp. civ. prev., an. 58 (1993), fasc. 6, pag. 1018-1020
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D0411; D30703; D30706
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| Richiamati gli orientamenti giurisprudenziali circa la ammissibilita'
o meno della trasmissibilita' "iure hereditario" del danno biologico
da morte della vittima, l' A. esamina la sentenza che segue un
orientamento, per cosi' dire, intermedio. Pur negando, infatti, la
configurabilita' di un danno biologico, qualora la vittima non sia
sopravvissuta al sinistro per un lasso di tempo apprezzabile, la
sentenza ammette la possibilita' di risarcire "iure proprio" il danno
alla salute sofferto dai congiunti per la perdita del familiare.
Vengono richiamati anche gli opposti orientamenti dottrinari in
materia: l' uno, che ritiene profondamente incoerente sotto il
profilo logico "ammettere al risarcimento la lesione meramente
menomante e non ammettere, invece, la risarcibilita' della lesione
mortale"; l' altro, che esclude la risarcibilita' del danno alla
salute in seguito a decesso della vittima, salvo che sia maturata
interamente la fattispecie acquisitiva del credito risarcitorio.
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| art. 2056 c.c.
art. 2059 c.c.
C. Cost. 14 luglio 1986, n. 184
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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