| Premessa una sintesi delle norme vigenti in materia di tutela degli
arbitri di calcio, norme dirette alle societa' affiliate alla FIGC,
ai Comuni e alle forze dell' ordine, l' A. rileva che i pericolo
maggiori possono sorgere alla fine della gara, e si sofferma sulla
questione -finora risolta non uniformemente dalla dottrina e dalla
giurisprudenza- se l' arbitro sia, o meno, un pubblico ufficiale.
Svolge in proposito varie considerazioni, osservando che il formale
riconoscimento di tale qualifica potrebbe comportare per gli arbitri,
piuttosto che ulteriori garanzie, complicazioni ed aggravi di
responsabilita'. Conclude citando una sentenza del Pretore di
Perugia, che ha concesso le attenuanti generiche a un gruppo di
tifosi, rei di varie violenze, perche' esasperati da un arbitraggio
costellato da grossolani errori, e punteggiato da plateali
atteggiamenti nei confronti del pubblico.
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