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Documento


210503
IDG941502834
94.15.02834 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Rubino-Sammartano Mauro
Esecutorieta' degli arbitrati non interni: piu' formalisti del Re?
Nota a App. Firenze 15 aprile 1992
Foro pad., an. 48 (1993), fasc. 3-4, pt. 1, pag. 177-180
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D4455
Secondo la sentenza annotata, in base alla Convenzione di New York del 1958 sul riconoscimento e l' esecuzione delle sentenze arbitrali straniere, la produzione in originale, con firme autenticate, o di copia autentica della sentenza arbitrale e' elemento essenziale per l' esecutorieta' di sentenze arbitrali non interne, anche in difetto di contestazioni della parte convenuta circa la conformita' all' originale. Secondo l' A., un' applicazione corretta della ratio della Convenzione induce a ritenere che il rigore da essa posto alla forma della decisione arbitrale sia da applicare solo in caso di contumacia dell' altra parte del procedimento arbitrale o di una sua costituzione seguita da contestazioni al riguardo. Secondo l' A., quando invece il procedimento di esecutorieta' o riconoscimento si svolga in presenza delle parti ed esse non contestino la convenzione arbitrale predetta, prodotta da una di esse in fotocopia, non pare esservi motivo per non attenersi alla disciplina comune che prevede che la fotocopia faccia piena prova ove non disconosciuta.
Conv. New York 10 giugno 1958 (arbitrato commerciale internazionale)



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