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| IDG941502838 | |
| 94.15.02838 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Conti Roberto
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| Ancora in tema di simulazione
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| Nota a ord. Pret. Legnano 12 marzo 1993
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| Foro pad., an. 48 (1993), fasc. 3-4, pt. 1, pag. 226-227
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D30609; D306091; D30801
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| Nel caso in rassegna, il ricorrente, prospettando la titolarita'
delle quote di una societa' in accomandita semplice, a suo dire
intestate simultaneamente al debitore esecutato, si opponeva all'
esecuzione promossa da un creditore dell' intestatario fittizio delle
quote predette, omettendo di produrre in giudizio l' accordo
simulatorio dal quale risultava il reale contenuto del contratto. Il
provvedimento in rassegna conferma la validita' del principio secondo
il quale i soggetti che hanno assunto nel contratto simulato la
qualita' di "parte", non possano provare, mediante prova testimoniale
o presunzioni, l' accordo simulatorio, salvo che l' azione tenda ad
accertare l' illiceita' del contratto dissimulato. Tale principio
trova applicazione anche nella simulazione relativa per
interposizione fittizia. Richiamato cosi' il contenuto dell'
ordinanza, l' A. approfondisce la tematica concernente la prova del
negozio simulato.
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| art. 1415 c.c.
art. 1417 c.c.
art. 2724 c.c.
art. 2725 c.c.
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