| La inesistenza del negozio giuridico e' da tempo uno dei problemi
piu' dibattuti nella dottrina italiana. L' argomento si inserisce in
una problematica piu' vasta e attinente alla inesistenza come
autonoma categoria giuridica, la cui costruzione e' fortemente
discutibile. Il contrasto tra realta' giuridica e realta' sociale, la
inammissibile giuridicita' del concetto di inesistenza, e la sua
differenza dalla nullita', costituiscono gli argomenti sui quali si
incentra l' analisi del problema. Lo studio sulla inesistenza prende
spunto da alcune riflessioni di piu' qualificati dotti della materia
e, con argomentazioni puramente tecniche, alle quali non mancano
riscontri pratici, mira a dimostrare i limiti di configurabilita'
della inesistenza. Lo scritto vuol richiamare l' attenzione sull'
elemento che di fatto "determina la inesistenza" del negozio, l'
orbita nella quale essa viene ricondotta, in tal modo dimostrando
come la inesistenza non sia un vizio degli atti giuridici, come
spesso viene intesa, ma un vizio che si manifesta nel procedimento di
formazione del negoziale. La inqualificazione del negozio come
ragione della inesistenza e, conseguentemente, le difficolta' nel
riconoscere il negozio inesistente come fattispecie, sono le
conclusioni alle quali si perviene attraverso un discorso condotto
con argomentazioni e dimostrazioni logico-giuridiche. Nello studio si
tiene conto dei due aspetti dei comportamenti umani (quello formale e
quello sostanziale), per giungere dunque a un risultato obiettivo.
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