| Prendendo spunto dal fatto che nuove forze politiche si apprestano a
governare il Paese, l' editoriale richiama alla coscienza degli
uomini politici il principio che l' esercizio del potere politico
deve essere un "servizio" al Paese, perche' la sua unica
giustificazione e' compiere un servizio. Dopo avere distinto il
potere politico dall' "autorevolezza" ("autoritas"), osserva che esso
si costituisce in vista del bene comune della societa', cosicche' se
non e' per il bene comune e' dispotismo e tirannia. Rileva poi che
per il cristianesimo esso ha una duplice faccia. Da una parte, e' una
realta' positiva, perche' ha origine da Dio e contribuisce al bene
della societa' umana; dall' altra, anche se per sua natura non e'
inganno e violenza, puo' tuttavia soggiacere alla tentazione di
divenire "dominio", cioe' sopraffazione, sfruttamento degli altri,
ricerca dei propri interessi.
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