| L' esposizione prende spunto dal fatto che molti membri degli
istituti religiosi laicali, sotto la spinta delle condizioni dell'
odierna societa', svolgono la loro attivita' alla pari di lavoratori
stipendiati in istituzioni che non sono proprie dell' istituto ne'
collegate con la Chiesa. Cosi' va perduta la caratteristica
comunitaria, non solo della vita fraterna come tale, ma anche dell'
apostolato. L' A. evidenzia quale sia l' orientamento della Chiesa su
questo tema, cosi' come emerge dal Magistero del Sommo Pontefice.
Affinche' possa essere conservata, in qualche modo, la natura
comunitaria dell' apostolato dell' istituto, e' necessario che le
attivita' dei membri di una stessa comunita', svolte individualmente
al di fuori di opere proprie dell' istituto, siano sostenute da un
qualche "progetto apostolico comune", che ne sia il supporto. L' A.
espone le ragioni a sostegno di questa affermazione.
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