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| IDG940603036 | |
| 94.06.03036 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Busato Alessia
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| I danni da emoderivati: le diverse forme di tutela
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| Nota a Cass. sez. III civ. 20 luglio 1993, n. 8069
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| Resp. civ. prev., an. 59 (1994), fasc. 1, pag. 67-71
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| (Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
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| D18831; D30713
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| La Corte d' Appello, in difformita' con la sentenza impugnata, aveva
escluso la responsabilita' delle ditte convenute per il danno
riportato da un paziente in seguito all' assunzione di emoderivati.
Secondo la Corte di Appello, le ditte avevano "ottemperato alle
disposizioni di legge" e avevano "adottato le misure di cautela
scientificamente note". La Cassazione ha cassato la sentenza
affermando che per escludere la responsabilita' ex art. 2050 c.c.,
non basta la prova negativa di non aver commesso alcuna violazione
delle norme di legge o di comune prudenza ma occorre quella positiva
di avere impiegato ogni cura e misura atta ad impedire l' evento
dannoso. L' A. esamina la questione attraverso la trattazione dei
seguenti punti: l' art. 2050 c.c. e le attivita' connesse alla
produzione dei farmaci; produzione di farmaci e responsabilita' del
produttore; la produzione di farmaci emoderivati e la l. 210/1992.
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| art. 2050 c.c.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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