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| IDG940603039 | |
| 94.06.03039 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Tassone Stefania
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| Ripetizione di programmi stranieri e tutela giurisdizionale
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| Nota a Cass. sez. I civ. 5 marzo 1993, n. 2689
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| Resp. civ. prev., an. 59 (1994), fasc. 1, pag. 94-98
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| (Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
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| D18323; D311301
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| Il titolare di una radio aveva citato in giudizio un' altra emittente
radiofonica, accusandola di interferire nelle proprie bande di
frequenza allo scopo di ripetizione di programmi radiofonici esteri e
chiedendone la condanna a cessare la suddetta ripetizione, nonche' al
risarcimento del danno, dal momento che il comportamento della
suddetta emittente integrava gli estremi della fattispecie della
concorrenza sleale ex art. 2598 c.c., oltre ad essere di per se'
illecita, in quanto svolta senza la prescritta autorizzazione
ministeriale di cui all' art. 38 l. 103/1975. La Cassazione ha
affermato l' irrilevanza del preuso di fatto della frequenza da parte
dell' emittente rispetto all' emittente attrice. Non si e'
pronunciata sul risarcimento del danno non essendo stata riproposta
in secondo grado la domanda. La decisione consente all' A. di
puntualizzare alcuni aspetti della attuale disciplina dell' uso delle
frequenze radiotelevisione e di esaminare le possibili soluzioni che
essa offre in caso di controversie fra privati.
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| art. 38 l. 14 aprile 1975, n. 103
l. 4 febbraio 1985, n. 10
l. 6 agosto 1990, n. 223
art. 2598 c.c.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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