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210709
IDG940603040
94.06.03040 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Sburlati Ludovico
La ripetizione dell' indebito nel pubblico impiego: profili sostanziali e questioni di giurisdizione alla base del d.lg. 3 febbraio 1993, n. 29
Nota a Cons. Stato sez. VI 24 aprile 1993, n. 294 Cons. Stato sez. IV 27 aprile 1993, n. 484
Resp. civ. prev., an. 59 (1994), fasc. 1, pag. 106-112
(Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
D143; D305012
Le due pronunce in commento riguardano la materia ripetizione di somme indebitamente corrisposte dalla p.a. ai propri dipendenti. Le decisioni hanno risolto le questioni facendo riferimento a principi di segno opposto. A fronte delle incertezze presenti in materia, l' A. analizza la giurisprudenza sotto un duplice profilo, considerando, prima, le questioni concernenti il carattere autoritativo o paritetico dell' atto di recupero e, successivamente, i problemi relativi all' individuazione delle condizioni di legittimita' dell' atto stesso. L' A. ritiene non condivisibile l' opinione accolta dall' Adunanza plenaria del Consiglio di Stato ne. 20/1992 secondo cui l' atto di ripetizione dell' indebito avrebbe carattere autoritativo. Rileva che l' orientamento che ricomprende la ripetizione dell' indebito tra le attivita' poste in essere iure privatorum dalla p.a. e' stato rafforzato dall' art. 1 comma 1 lett. c d.lg. 29/1993. La questione viene conclusivamente esaminata sotto il profilo giurisdizionale, tenendo conto del fatto che il d.lg. 29/1993 ha sottratto il pubblico impiego alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo.
d.lg. 3 febbraio 1993, n. 29 art. 2033 c.c.
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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