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| IDG940603125 | |
| 94.06.03125 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| di Fusco Vera
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| Applicabilita' del termine previsto dall' art. 137, comma 3, legge
fallim., anche al concordato preventivo con cessione di beni
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| Nota a Cass. 22 febbraio 1993, n. 2174
Cass. 21 gennaio 1993, n. 709
Trib. Napoli 27 novembre 1992
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| Dir. fall., an. 68 (1993), fasc. 5, pt. 2, pag. 920-935
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D31300; D3136
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| Le sentenze in epigrafe affrontano il problema dell' applicazione al
concordato preventivo di norme dettate per il fallimento. L' A. si
sofferma soprattutto sulla decisione del Tribunale di Napoli, secondo
la quale il concordato preventivo con cessione di beni si risolve
qualora sia accertata l' impossibilita' di corrispondere una
percentuale anche minima ai creditori chirografari e a soddisfare
integralmente i creditori privilegiati. Due sono le questioni
affrontate dall' A.: la risoluzione del concordato preventivo con
cessione di beni, a liquidazione avvenuta, per mancato
soddisfacimento dei creditori privilegiati; l' applicabilita', o
meno, al concordato preventivo con cessione dei beni, in caso di
risoluzione, dell' art. 137 comma 3 l. fall.
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| art. 137 comma 3 l. fall.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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