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| IDG940703165 | |
| 94.07.03165 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Grendene Igino
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| Norme urbanistiche regionali e diritto di prelazione
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| Nota a Cass. sez. III civ. 17 febbraio 1993, n. 1940
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| Dir. Giur. Agr., an. 3 (1994), fasc. 3, pt. 2, pag. 166-168
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D1823; D91611; D91612
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| La sentenza annotata ha affrontato il problema del rapporto fra norme
urbanistiche regionali ed esclusione del diritto di prelazione: se
cioe' tali norme prefigurino uno strumento urbanistico generale, come
tale idoneo ad escludere l' applicazione dell' istituto della
prelazione agraria ai sensi dell' art. 8 comma 2 l. 590/1965. Nel
caso di specie la Suprema Corte ha escluso che l' art. 85 della legge
regionale del Piemonte n. 56/1977 abbia incidenza sul diritto di
prelazione in quanto "non contiene alcuna delimitazione in concreto
di zone" alle quali sia impressa una particolare destinazione. In
sostanza, secondo la Corte, un atto legislativo della Regione puo'
contenere, per sua natura, soltanto disposizioni di carattere
generale, valevoli per tutti i Comuni, senza indicazione di zone
riservate, oppure no, alla edificazione. Secondo l' A., la soluzione
data dalla Cassazione al caso concreto puo' essere condivisa, mentre
sorgono alcune perplessita' sull' affermazione secondo la quale le
norme regionali non possono, per loro natura, stabilire specifiche
destinazioni per determinate zone.
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| art. 8 comma 2 l. 26 maggio 1965, n. 590
art. 85 l.r. PI 5 dicembre 1977, n. 56
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| Ist. dir. agrario - Univ. FI
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