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| IDG940703179 | |
| 94.07.03179 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Butti Luciano
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| Scarichi selvaggi delle amministrazioni pubbliche
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| Nota a Cass. sez. III pen. 8 aprile 1993, n. 3449
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| Dir. Giur. Agr., vol. amb000, an. 3 (1994), fasc. 4, pt. 2, pag. 235
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D18801; D539
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| Il Sindaco aveva ordinato a due stradini comunali di gettare nelle
acque del fiume Piave circa 60 metricubi di liquami non trattati,
contenuti nella vasca dell' impianto di depurazione pubblico non
funzionante. Contro l' assoluzione del Sindaco, pronunciata in primo
grado dal Pretore di Belluno, ricorrevano il Procuratore
circondariale, e il Procuratore generale. La Corte di Cassazione,
accogliendo i ricorsi, ha ribadito due principi di fondamentale
importanza, sostiene l' A., che ne illustra il fondamento
legislativo, nell' applicazione della normativa sull' inquinamento
delle acque. I principi in questione affermano che tutti gli
scarichi, e percio' anche quelli di insediamenti riconducibili alle
amministrazioni comunali, devono essere autorizzati; il mancato
funzionamento dell' impianto di depurazione (pubblico o privato che
sia) non giustifica lo scarico indiscriminato nelle acque del fiume.
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| l. 10 maggio 1976, n. 319
art. 13 l. 8 giugno 1990, n. 142
art. 2 d.l. 4 dicembre 1993, n. 496
l. 21 gennaio 1994, n. 61
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| Ist. dir. agrario - Univ. FI
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