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Documento


210873
IDG940803204
94.08.03204 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Donnaruma Maria Rosaria
Una tematica sempre attuale: lo "Stato di diritto"
Diritto e societa', (1994), fasc. 1, pag. 89-113
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
F4205
I radicali mutamenti di regime intervenuti nei Paesi dell' Europa orientale e la crisi delle democrazie occidentali hanno prepotentemente riportato alla ribalta la tematica dello Stato di diritto. Nel riconsiderare una tale problematica non si puo' prescindere, e non solo per motivi storici, dall' esaminare la dottrina tedesca del "Rechtsstaat", che ne costituisce tuttora la piu' compiuta elaborazione teorica, nonche' le principali ricostruzioni di coloro che, in adesione o in aperta critica alla stessa, contribuirono a porre le basi della moderna teoria generale dello Stato e del diritto. Tratti distintivi dello Stato di diritto nell' accezione moderna e corrente dell' espressione sono: una forma di governo basata sul principio della separazione dei poteri e sulla elezione democratica del Parlamento, che garantisca contro l' arbitrio del potere, la strutturazione gerarchica dell' ordinamento giuridico e la vigenza del principio di legalita', il riconoscimento di alcuni diritti e liberta' fondamentali dell' individuo, l' azionabilita' delle pretese dello stesso contro i pubblici poteri, l' indipendenza dei giudici, il controllo di costituzionalita' delle leggi ed una procedura aggravata per la revisione costituzionale. Tali elementi, tuttavia, se sono essenziali per porre le basi di uno Stato di diritto, non bastano ad assicurarne la realizzazione, che dipende altresi' in gran parte dal concreto porsi ed operare delle norme e dei poteri e dal loro reciproco interagire. Inoltre l' evoluzione dello Stato liberale a quello "sociale, con il modificarsi del ruolo dello stesso da garante supremo della liberta' ed autonomia del singolo in una presenza sempre piu' attiva ed egemonica in tutti i settori della vita sociale, ha determinato una tale estremizzazione dei postulati dello Stato di diritto da alterarne profondamente la originaria fisionomia. Urge porre un freno all' eccesso d' interventismo statuale e di normativismo. Cio' non significa, peraltro, ripristinare il c.d. Stato minimal, ma correggere le degenerazioni di quello attuale. Ovviamente nessuna forma di Stato e di Governo, anche la piu' fedele nella trasfusione della Carta costituzionale di un modello ideale di Stato di diritto, puo', pur nella perfezione tecnica dei meccanismi previsti, salvaguardare da degenerazioni, ove ad essa non si affianchi la cultura democratica ed il senso dello Stato di un popolo, che soli possono garantire, nel filtro della classe governante, la "qualita'" del diritto ed il corretto svolgersi del giuoco politico.
Centro diretto da G.F. Ciaurro - Camera dei Deputati



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