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| IDG940603750 | |
| 94.06.03750 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| De Paola Sabrina
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| Il trasferimento del lavoratore e le ragioni dell' impresa
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| Nota a Cass. sez. lav. 21 aprile 1993, n. 4662
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| Giust. civ., an. 44 (1994), fasc. 6, pt. 1, pag. 1649-1653
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D7449
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| La sentenza in epigrafe ha affermato che, in applicazione analogica
dell' art. 2 l. 604/1966, il datore di lavoro ha l' obbligo di
indicare le ragioni del trasferimento del lavoratore da un' unita'
produttiva all' altra nel caso in cui quest' ultimo ne faccia
richiesta, ma che il mancato esercizio di tale facolta' da parte del
dipendente non determina alcuna acquiescenza e non preclude la
successiva impugnazione del provvedimento per ragioni di ordine
sostanziale, diverse dall' inosservanza della suddetta regola
procedimentale. L' A. svolge alcune considerazioni di carattere
generale sull' istituto del trasferimento come disciplinato dall'
art. 2103 c.c., novellato dall' art. 13 dello Statuto dei lavoratori.
Rileva poi l' incisivita' delle argomentazioni giuridiche contenute
nella sentenza in rassegna in ordine ai requisiti formali e
sostanziali richiesti dall' art. 2103 per il trasferimento.
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| art. 2 l. 15 luglio 1966, n. 604
art. 13 l. 20 maggio 1970, n. 300
art. 2103 c.c.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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