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| IDG940603755 | |
| 94.06.03755 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Soldano Monica
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| Disconoscimento di paternita' in caso di inseminazione artificiale
eterologa consentita dal marito
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| Nota a Trib. Cremona 17 febbraio 1994
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| Giust. civ., an. 44 (1994), fasc. 6, pt. 1, pag. 1697-1700
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D30131; D300080; D3013; F31
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| Con la sentenza in epigrafe il Tribunale ha dichiarato l'
ammissibilita' dell' azione di disconoscimento di paternita' del
figlio procreato dalla donna a seguito di inseminazione artificiale
eterologa consentita dal marito, affetto da impotentia generandi nel
periodo compreso fra il trecentesimo e il centottantesimo giorno
prima della nascita. Ha inoltre stabilito che la moglie non puo'
chiedere il risarcimento dei danni connessi al comportamento
incoerente del marito. L' A. rileva come l' esigenza pubblica di
chiarezza ponga dei limiti temporali, oltre i quali non si puo' piu'
agire per disconoscere la paternita' (art. 244 c.c.). Secondo l' A.,
il consenso del marito all' inseminazione artificiale eterologa della
moglie potrebbe quindi assumere veste giuridica di legittimita' nell'
ottica dell' etica della responsabilita' della tutela del minore.
Suscita inoltre perplessita', conclude l' A., il rigetto della
richiesta di risarcimento del danno proposta dalla convenuta: oltre
al danno morale e psicologico provocato alla madre, si dovrebbero
aggiungere, infatti, le spese di mantenimento a cui una paternita',
sebbene "sociale" e non biologica, non dovrebbe potersi sottrarre.
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| art. 235 comma 1 n. 2 c.c.
art. 244 c.c.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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