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211644
IDG940903975
94.09.03975 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Celletti Sandro
L' udienza preliminare dopo la legge 8 aprile 1993, n. 105. Il problema della compatibilita' della nuova regola di giudizio con il rito camerale
Arch. Nuova Proc. Pen., an. 4 (1993), fasc. 5, pag. 489-490
(Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
D60303; D6126
L' art. 425 c.p.p. prevedeva che il giudice dell' udienza preliminare pronunciasse sentenza di non luogo a procedere quando risultasse "evidente" la causa del non luogo a procedere. La novella n. 105/1993 ha eliminato l' espressione "evidente" dal testo di detto articolo. L' A. valuta positivamente questa rimozione del limite dell' evidenza e propone alcune riflessioni sul novellato testo dell' art. 425 cit.: se la sentenza di non luogo a procedere debba essere considerata di natura processuale; per quanto riguarda la "forma" dell' udienza preliminare che si svolge in camera di consiglio.
l. 8 aprile 1993, n. 105 art. 425 c.p.p.
Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze



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