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| IDG940904018 | |
| 94.09.04018 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Molinari Pasquale Vincenzo
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| Sull' intervento dell' interessato nel procedimento di prevenzione
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| Nota a Cass. sez. I pen. 12 marzo 1993
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| Cass. pen., an. 34 (1994), fasc. 5, pag. 1348-1350
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D18710; D640; D643
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| La pronuncia in esame, afferma l' A., presuppone un principio che,
anche alla luce della dottrina e della giurisprudenza prevalenti,
risulta non condivisibile, secondo cui il richiamo contenuto nell'
art. 4 comma 5 l. 1423/1956 agli artt. 636 e 637 c.p.p. 1930, ora
riferibile all' art. 678 c.p.p., che a sua volta richiama l' art. 666
stesso codice, comporta l' integrale applicazione di dette
disposizioni, concernenti il procedimento di sorveglianza e di
esecuzione, al procedimento di prevenzione. Infatti l' art. 4 comma 5
cit. dispone non solo che le disposizioni citate vanno osservate "in
quanto applicabili", ma dispone anche che il Tribunale provvede, in
camera di consiglio, con l' intervento, oltre che del P.M., dell'
interessato, la cui posizione e' equiparabile, per quanto concerne il
contradittorio nel procedimento, a quella dell' imputato.
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| art. 4 l. 27 dicembre 1956, n. 1423
art. 666 c.p.p.
art. 678 c.p.p.
art. 636 c.p.p. 1930
art. 637 c.p.p. 1930
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