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| IDG940904036 | |
| 94.09.04036 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Vessichelli Maria
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| In tema di incompatibilita' con l' ufficio del testimone
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| Osservazione a Cass. sez. I pen. 28 settembre 1992
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| Cass. pen., an. 34 (1994), fasc. 6, pag. 1619-1620
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D61460
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| Secondo l' A. suscita perplessita' il principio enunciato nella
massima in commento, secondo cui la natura di norma eccezionale dell'
art. 197 c.p.p. e il conseguente divieto della sua applicazione
analogica limitano l' incompatibilita' con l' ufficio di testimone in
essa prevista soltanto nei confronti di chi ha formalmente assunto la
posizione di imputato, con esclusione di qualunque diversa posizione
processuale (in particolare l' indagato di cui all' art. 61 c.p.p.).
L' A., a sostegno dell' opposto orientamento, espresso in termini
maggioritari dalla giurisprudenza di merito e dalla dottrina,
richiama anche la sentenza della Corte Costituzionale n. 108/1992.
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| art. 61 c.p.p.
art. 197 c.p.p.
C. Cost. 18 marzo 1992, n. 108
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