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| IDG940904111 | |
| 94.09.04111 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Alibrandi Alfonso
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| Le sezioni unite penali interpretano una legge interpretativa
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| Nota a Cass. sez. un. pen. 13 luglio 1993, n. 18
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| Riv. pen., an. 120 (1994), fasc. 1, pag. 25-27
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D6440
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| La sentenza annotata detta i criteri per la determinazione della
"pena da espiare in concreto", ai sensi dell' art. 14 bis l. 356/1992
di interpretazione autentica dell' art. 47 comma 1 l. 354/1975, ai
fini della concessione dell' affidamento in prova al servizio
sociale. Secondo le sezioni unite, e' la pena di cui alla sentenza di
condanna "depurata non solo della parte non espiabile per il
verificarsi di cause estintive ma altresi' di quella gia' sofferta a
titolo di custodia cautelare o di parziale esecuzione". L' A. esamina
il problema interpretativo relativo al limite della misura di pena
ostativo alla concessione dell' affidamento in prova, ripercorrendo
la successione delle applicazioni giurisprudenziali fino alla
sentenza annotata, nonche' la successione delle leggi in materia e
richiamando la sentenza n. 386/1989 della Corte Costituzionale.
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| art. 47 l. 26 luglio 1975, n. 354
art. 14 bis l. 7 agosto 1992, n. 356
C. Cost. 11 luglio 1989, n. 386
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