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211795
IDG940904126
94.09.04126 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Favino Luigi
Il riesame di indagato di associazione mafiosa nel giudizio di rinvio
Nota a Cass. sez. V pen. 14 dicembre 1993, n. 3813
Riv. pen., an. 120 (1994), fasc. 5, pag. 509-510
D51310; D6113
Viene ripercorsa la vicenda giudiziaria di cui alla sentenza in epigrafe, secondo la quale ricorrono i gravi indizi di colpevolezza in tema di reato di associazione per delinquere di stampo mafioso, e quindi di legittimita' del provvedimento di custodia cautelare in carcere, allorche' "sia stato accertato a carico dell' indagato il fatto di frequentare individui mafiosi con partecipazione a riunioni operative di organizzazione mafiosa". L' A. analizza criticamente la sentenza, con particolare riferimento alla mancata analisi sul punto della carenza dell' elemento psicologico del reato. Il Tribunale del riesame, infatti, aveva provveduto alla scarcerazione dell' indagato ritenendo vi fosse carenza della consapevolezza di costui di far parte di una associazione criminosa.
art. 273 c.p.p. art. 285 c.p.p. art. 416 bis c.p.p.
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