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21185
IDG811300770
81.13.00770 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
tosi silvano
piu' clemenza per i "pentiti" ma con giudizio
Nazione, an. 123 (1981), fasc. 59 (11 marzo), pag. 1
d542; d5101; d5031
(Sommario: molte riserve su come risolvere il problema di una legislazione speciale a favore dei terroristi che collaborano. le pene non dovrebbero essere troppo lievi nel caso in cui gli imputati ravveduti abbiano commesso delitti efferati.)
l' a. sottopone a critica la tendenza, emersa dal progetto di legge governativo per aumentare le facilitazioni a favore dei brigatisti pentiti, di valutare pragmaticamente caso per caso le diverse situazioni personali, erogando trattamenti di clemenza differenziati secondo i singoli soggetti. questa tendenza, che elude il principio della generalita' e dell' astrattezza della legge, costituisce un grosso problema giuridico. l' a. riporta le prese di posizione in senso negativo di magistrati impegnati nella lotta al terrorismo. riguardo alla questione dei c.d. pentiti, l' a. rileva due aspetti: uno positivo costituito dal vantaggio che trae la lotta al terrorismo da una legislazione piu' benevola per i ravveduti; uno meno positivo costituito dalla deroga al diritto comune a seguito di un generalizzato regime di clemenza per i terroristi pentiti. una legislazione piu' benevola verso chi collabora con la giustizia puo' essere utile e necessaria, sostiene l' a., ma "si escludano misure di sostanziale impunita' per rei di troppo gravi delitti, come l' omicidio, e si graduino pure le indulgenze per gli altri, sempre tenendo conto pero' che il diritto penale e' un tutto unico, un sistema razionale, cui e' pericoloso attentare con deroghe di diritto speciale".
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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