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21246
IDG811300831
81.13.00831 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
andreotti giulio; (a cura di stabile alberto)
il parlamento e' ammalato, 1. intervista con giulio andreotti, l' uomo eletto in tutte le legislature. "i deputati discutono troppo. vertici e voti di fiducia avvelenano le istituzioni"
Repubblica, an. 6 (1981), fasc. 61 (13 marzo), pag. 5
(testo con illustrazioni)
d0433; d04301; d02115; d0213; f421
(Sommario: "i rimedi? leggi molto brevi, ben stilate e non numerose. dibattiti serrati. guida ferma di chi presiede")
(Titoletti: "imporre e' un verbo sbagliato". "stakanovismo improduttivo e inquietante". "voto segreto strumento di liberta'")
l' a. osserva che il parlamento ha risentito dei cambiamenti verificatisi nella societa'. ritiene che un' eventuale modifica della legge elettorale debba essere valutata molto attentamente, perche' sono possibili pericolosi scompensi e perche' bisogna salvaguardare il pluralismo dei partiti, molto importante per l' italia. i partiti rivestono nel nostro sistema un ruolo importante, ma non devono prevaricare la funzione del parlamento ne' quella dei gruppi parlamentari. e' ingiusto, prosegue l' a., accusare i regolamenti del 1971 per le disfunzioni parlamentari; e' vero invece che in qualche caso si e' largheggiato troppo nella sua applicazione, come nel costituire gruppi parlamentari anche se non avevano la consistenza numerica prevista. l' a. ritiene inoltre che il governo debba far uso della decretazione di urgenza e del voto di fiducia con molta discrezione, si dichiara favorevole al mantenimento del voto segreto e auspica il varo di leggi precise e poco numerose.
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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