| 213760 | |
| IDG940906091 | |
| 94.09.06091 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
| |
| Li Vecchi Rosario
| |
| Esplosivi e materie esplodenti: loro trattamento giurisprudenziale
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| | |
| Riv. pen., an. 120 (1994), fasc. 11, pag. 1089-1091
| |
| (Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
| |
| D18716; D5206
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| Passati in rassegna gli orientamenti espressi dalla giurisprudenza e
dalla dottrina in ordine alla questione della distinzione tra
"esplosivi" e "materie esplodenti", con riguardo al trattamento loro
riservato, in particolare per l' applicazione o meno delle sanzioni
sostitutive ai reati in materia dell' art. 60 l. 689/1981, l' A.
aderisce alle conclusioni a cui sono pervenute le sezioni unite della
Cassazione. Secondo la sentenza del 1993, l' esclusione dell'
applicazione delle sanzioni sostitutive ai reati previsti dalla legge
in materia di "esplosivi" riguarda unicamente ed esclusivamente le
fattispecie incriminatrici concernenti gli "esplosivi" in senso
proprio, ovvero quelle sostanze che devono ritenersi, per qualita' e
quantita', "micidiali", in quanto idonee a provocare una esplosione
con rilevante effetto "distruttivo" o "dirompente" e non anche nelle
ipotesi relative alle altre "materie esplodenti", prive di
potenzialita', destinazione e finalita' lesive.
| |
| l. 2 ottobre 1967, n. 895
l. 14 ottobre 1974, n. 497
art. 24 l. 18 aprile 1975, n. 110
art. 60 l. 24 novembre 1981, n. 689
l. 16 luglio 1982, n. 452
l. 21 febbraio 1990, n. 36
art. 678 c.p.
Cass. sez. un. pen. 12 novembre 1993
| |
| Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze
| |