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Documento


213994
IDG941506325
94.15.06325 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Benini Stefano
Notifica e trascrizione del vincolo d' interesse storico-artistico al proprietario catastale
Nota a Trib. Roma 11 febbraio 1994
Foro it., vol. amb000, an. 119 (1994), fasc. 10, pt. 1, pag. 2908-291
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D1825; D18255
La sentenza in epigrafe ha ad oggetto una questione di legittimita' dell' esercizio del diritto di prelazione dello Stato su un territorio la cui dichiarazione d' interesse archeologico era stata notificata (e trascritta) nei confronti di chi, pur risultando proprietario dai registri catastali, aveva nel frattempo dismesso la proprieta' dell' immobile. L' iter logico della decisione, che perviene a negare l' esistenza del diritto di prelazione come conseguenza della inefficacia del vincolo, si muove sull' esigenza di garantire la posizione dell' ultimo acquirente del bene, che si trova esposto alla prelazione senza poter conoscere, secondo il giudice, l' esistenza del vincolo, neppure attraverso la visura sui pubblici registri immobiliari. Richiamata cosi' la sentenza, l' A. approfondisce, anche attraverso una panoramica giurisprudenziale, l' esame degli effetti della trascrizione del vincolo di interesse storico-artistico. Ritiene conclusivamente che possa avvalorarsi l' opinione secondo cui il vincolo e' efficace nei confronti dei terzi aventi causa, purche' dell' originaria trascrizione si possa comunque avere conoscenza attraverso la visura sui pubblici registri, a risalire nel tempo, pur se essa sia stata effettuata nei confronti di chi nel frattempo aveva alienato l' immobile.
art. 2 l. 1 giugno 1939, n. 1089 art. 3 l. 1 giugno 1939, n. 1089 art. 31 l. 1 giugno 1939, n. 1089



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