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| IDG941506357 | |
| 94.15.06357 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Paulesu Pier Paolo
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| Applicazione della pena su richiesta delle parti e fascicolo per il
dibattimento
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| Nota a Cass. sez. II pen. 7 gennaio 1993
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| Giur. it., an. 146 (1994), fasc. 10, pt. 2, pag. 685-694
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D6215
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| La decisione in epigrafe affronta la questione relativa alla sanzione
processuale adottabile, nell' ipotesi di applicazione della pena ex
art. 444 c.p.p. dopo il rinvio a giudizio, allorche' gli atti
contenuti nel fascicolo del P.M. dei quali sia stata ordinata l'
esibizione, non siano stati inseriti nel fascicolo del dibattimento,
cosi' come previsto dall' art. 135 disp. att. c.p.p. Nel dichiarare
inammissibile il ricorso, la Corte rileva che nessuna nullita' e'
prescritta nel caso di inosservanza dell' art. 135 cit. e, inoltre,
che non e' possibile considerare la decisione ex art. 444 c.p.p. come
fondata su prove diverse da quelle legittimamente acquisite e,
quindi, in violazione dell' art. 526 c.p.p., posto che tale pronuncia
non presuppone un accertamento probatorio di responsabilita'.
Richiamata cosi' la pronuncia, l' A. solleva perplessita' sotto il
profilo argomentativo e, prendendo spunto dall' orientamento di essa
che nega natura di "condanna" alla decisione resa ex art. 444 c.p.p.,
propone una riflessione sul tema.
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| art. 191 c.p.p.
art. 431 c.p.p.
art. 444 c.p.p.
art. 526 c.p.p.
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