| Premessa un' introduzione sulla normativa di cui alla l. 104/1992,
evidenziandone positivamente la finalita' di avvicinare il piu'
possibile il disabile alla persona normale, minimizzando, o
addirittura annullando, il suo "svantaggio" nei confronti degli
altri, l' A. esamina il tema di come anche in campo penalistico l'
handicap produca conseguenze particolari. La trattazione del tema si
svolge attraverso l' approfondimento dei seguenti punti: la persona
handicappata come soggetto attivo di reato; l' handicappato come
vittima del reato. Correttamente il diritto penale considera l'
handicappato come soggetto meritevole di una tutela particolare, piu'
accentuata proprio in considerazione della sua menomazione. Infatti,
il principio di uguaglianza posto dall' art. 3 Cost. risulta violato
non solo dall' ingiustificata diversificazione di situazioni eguali,
ma anche dall' indiscriminata assimilazione di situazioni diverse.
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