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214078
IDG941506409
94.15.06409 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Gratani Adabella
La discarica ed il riciclaggio: due metodi per smaltire i rifiuti solidi urbani. I cittadini non possono evitare che il territorio limitrofo sia destinato a discarica
Nota a CGCE 23 febbraio 1994 (causa 236/92)
Riv. giur. ambiente, vol. amb000, an. 9 (1994), fasc. 3-4, pag. 401-402
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D18801; D87004
La pronuncia annotata trae origine dalla richiesta del giudice italiano, ex art. 177 del Trattato CEE, di interpretazione della Direttiva CEE 75/442 in materia di discariche per lo smaltimento di rifiuti. Nel corso del procedimento, infatti, veniva sollevata la questione, da parte di una associazione e di alcuni privati, secondo la quale la normativa nazionale che prevede unicamente lo strumento della discarica, per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, sarebbe in contrasto con la citata Direttiva comunitaria che prescriverebbe, invece, il riciclaggio. La Corte ha rilevato che l' art. 4 della Direttiva non e' atto a conferire ai singoli diritti soggettivi che i giudici nazionali sono tenuti a tutelare, in quanto non prescrive agli Stati membri, in materia di smaltimento di rifiuti, un obbligo specifico di seguire il sistema del riciclaggio. L' A. esamina il problema alla luce della giurisprudenza comunitaria sul carattere delle Direttive comunitarie, quando fissano, cioe', obblighi di adempimento per gli Stati membri, e quando, invece, enunciano programmaticamente obiettivi da perseguire.
art. 4 Dir. CEE 75/442



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