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| IDG941506422 | |
| 94.15.06422 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Di Gravio Dario
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| Responsabilita' e fallimento dell' amministratore di fatto, socio
occulto e sovrano
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| Nota a decr. Trib. Tortona 14 marzo 1994
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| Giur. merito, an. 26 (1994), fasc. 4-5, pt. 1, pag. 602-605
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D31316; D312203
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| L' amministratore di fatto di una societa' di capitali, che abbia
provocato il dissesto dell' impresa con la sua "mala gestio" puo'
essere chiamato a rispondere in sede civile e penale, ma nei suoi
confronti non puo' essere "esteso" il fallimento della societa'. In
una nota di commento al decreto in epigrafe l' argomento e'
ampiamente trattato dall' A., che utilizza le decisioni del Tribunale
di Roma nelle note vicende Caltagirone e Martinozzi. La teoria del
"socio tiranno" o "sovrano" che si serve delle societa' come schermi
di copertura della propria attivita' personale e' risultata, secondo
l' A., una fascinosa ma improbabile impostazione inventata dal
Bigiavi, ma e' servita soltanto a giudizi morali che, nel regolamento
giudiziario del dissesto, contano molto poco, almeno fino a quando le
societa' di capitali, secondo lo schema normativo vigente,
resteranno, anche se esasperatamente, "soggettivizzate" senza il
coinvolgimento dei soci.
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| art. 147 l. fall.
art. 148 l. fall.
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