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| IDG940406483 | |
| 94.04.06483 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Bosco Valeria
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| Sull' applicabilita' dell' art. 192 comma 3 in materia di misure
cautelari
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| Nota a ord. Trib. Napoli 21 giugno 1993
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| Crit. dir., (1994), fasc. 1, pag. 105-112
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D6113; D6148
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| Viene affrontata la questione della valutazione della gravita' degli
indizi, ai sensi dell' art. 273 c.p.p., della chiamata di correita'
di cui all' art. 192 comma 3 c.p.p. Le soluzioni del problema
divergono a seconda che le disposizioni generali in tema di prove si
ritengano applicabili o meno a tutto il procedimento. La chiamata di
correo e' utilizzabile, nel primo caso, solo unitamente agli altri
elementi che ne confermano l' attendibilita'; nel caso contrario puo'
da sola legittimare l' emissione di una misura cautelare, ancorche'
priva di riscontri. Tra le due opposte tesi si puo' configurare una
terza possibilita': ritenere inoperante l' art. 192 comma 3 in tema
di restrizione della liberta' personale e, cio' nonostante, escludere
che un' unica chiamata di correo, sprovvista di elementi di verifica,
possa integrare le condizioni di cui all' art. 273 c.p.p. Questa la
soluzione a cui si perviene nel caso di specie, che, peraltro,
necessita, sostiene l' A., di ulteriori precisazioni e
approfondimenti.
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| art. 192 comma 3 c.p.p.
art. 273 c.p.p.
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| Centro diretto da G. Taddei Elmi - IDG Firenze
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