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| IDG940606538 | |
| 94.06.06538 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Calafa' Laura
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| Una ipotesi di licenziamento intimato sull' erronea supposizione
della persistenza attuale del periodo di prova
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| Nota a Cass. sez. lav. 22 marzo 1994, n. 2728
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| Riv. it. dir. lav., an. 13 (1994), fasc. 4, pt. 2, pag. 753-755
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D733; D74700
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| Viene intimato un licenziamento per mancato superamento del periodo
di prova, ma in virtu' del ridimensionamento automatico della
clausola difforme del contratto individuale, in corso di causa, i sei
mesi pattuiti si riducono ai due previsti dal contratto collettivo
applicabile. Il problema e' in che modo cio' influisce sull' atto di
recesso dl datore di lavoro. Per i giudici di primo e secondo grado
il licenziamento intimato oltre i termini di validita' del patto di
prova e' da considerare nullo. Secondo la Cassazione, tale
licenziamento "viene a configurarsi come licenziamento individuale
che non si distingue da ogni altro licenziamento della stessa
natura", purche' sia formalmente corretto e sorretto da giusta causa
o da giustificato motivo. Secondo l' A., se qualsiasi considerazione
in ordine all' esistenza della seconda condizione e' preclusa,
essendo stato investito dell' indagine il Tribunale di rinvio,
altrettanto non puo' dirsi per la prima, che formula una serie di
rilievi in ordine all' esistenza, nel caso di specie, di adeguati
requisiti di forma.
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| art. 10 l. 15 luglio 1966, n. 604
art. 5 l. 11 maggio 1990, n. 108
art. 2096 c.c.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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