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| IDG940606552 | |
| 94.06.06552 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Ferrari Mariangela
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| L' irrevocabilita' di una cessione di credito IVA: un mutamento di
indirizzo nella giurisprudenza di merito
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| Nota a Trib. Milano 16 dicembre 1993
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| Banca borsa tit. cred., an. 47 (1994), fasc. 4, pt. 2, pag. 429-437
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D313; D313330
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| Oggetto del giudizio e' l' azione revocatorio fallimentare di un atto
di cessione "pro solvendo" del credito derivante dal rimborso IVA,
con clausola di garanzia. I giudici milanesi concludono nel senso di
ritenere irrevocabile tale cessione di credito, posta in essere dal
soggetto fallito in periodo sospetto, stante una serie di motivi: a)
la "normalita'" della cessione di una certa categoria di crediti; b)
gli elementi soggettivi rilevanti del caso di specie; c) per quanto
riguarda, infine, la domanda di revocatoria proposta in via
subordinata, l' insufficienza degli elementi di prova presuntiva a
manifestare quegli indizi gravi, precisi e concordati dello stato di
insolvenza richiesti dalla legge in materia di presunzioni ed
altresi' applicabili in sede fallimentare. L' A. richiama la
precedente giurisprudenza e la dottrina sulla materia, che si
discosta dall' orientamento dei giudici milanesi.
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| art. 67 l. fall.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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