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| IDG811300998 | |
| 81.13.00998 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| prosperi franco
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| un problema che investe la difesa del corpo sociale. il pubblico
ministero e le scelte di politica criminale
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| Avanti, an. 85 (1981), fasc. 80 (4 aprile), pag. 8-9
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| d6030; d59
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| (Sommario: esiste un' obiettiva necessita' di prevedere per il pm un
inquadramento distinto da quello del giudice; che tenga conto delle
diverse funzioni di ciascuno.)
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| l' a. affronta il tema della funzione del pubblico ministero nel piu'
ampio quadro della responsabilita' del giudice. delinea il carattere
essenziale del giudice ex art. 25 della costituzione e quella del
pubblico ministero cui e' attribuita l' iniziativa penale. per
questo, sostiene l' a., il pubblico ministero deve disporre della
polizia giudiziaria e devono essergli sottratte le competenze
giurisdizionali. i rapporti tra pubblico ministero e giudice devono
ridursi a quelli propri della "parte richiedente ovvero impugnate".
successivamente l' a. passa alle indicazioni concernenti degli uffici
che devono attendere a questa funzione: l' istituzione di un nuovo
corpo di polizia ad hoc alle dipendenze del pubblico ministero;
reclutamento ed inquadramento per il pubblico ministero del tutto
distinto da quello dei giudici. secondo l' a., non e' necessario
rivendicare un inquadramento costituzionale del nuovo pubblico
ministero, che e' gia' prefigurato, ma quello di delineare in questo
ambito il tipo di organizzazione degli uffici del pubblico ministero
che, benche' fuori del sistema elettivo dei titolari, consenta di
risolvere il controllo della pubblica opinione sulle scelte di
politica criminale. l' a. sostiene che tra i diversi sistemi
organizzativi e' preferibile quello della personalizzazione delle
funzioni del pubblico ministero in contrapposto a quello dell'
accentramento gerarchico.
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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