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214530
IDG950900120
95.09.00120 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Tarzia Giuseppe
Conflitti tra lodi arbitrali e conflitti tra lodi e sentenze
Riv. dir. proc., s. 2, an. 49 (1994), fasc. 3, pag. 631-645
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D44600; D4464
(Sommario: - La diversa efficacia del lodo sottoscritto e di quello munito di "exequatur" dopo la novella del 1983 e le innovazioni recate dalla riforma del 1994. - La rilevanza della discussa qualificazione giurisdizionale della efficacia vincolante del lodo nella ricostruzione dei rapporti tra processo arbitrale e processo giudiziario sulla medesima controversia o su controversie legate al nesso di pregiudizialita'-dipendenza. - Il nuovo art. 819 c.p.c. e il regime della pregiudizialita' nel processo arbitrale. La sospensione necessaria di questo processo, per causa pregiudiziale pendente, a norma dell' art. 295 c.p.c. - L' esclusione della "vis attractiva" delle cause pendenti dinanzi al giudice sulla controversia connessa deferita ad arbitri e il problema del rapporto tra processo arbitrale su controversia pregiudiziale e processo giudiziario su causa dipendente. - L' equiparazione tra lodo e sentenza, per l' idoneita' a produrre la cosa giudicata, in leggi recenti straniere sull' arbitrato. - Il conflitto tra lodi o tra lodo e giudicato come motivo di impugnazione per nullita'. - Cenni al problema dei limiti oggettivi del giudicato e del lodo. - Il presupposto che l' eccezione sia stata dedotta nel giudizio arbitrale e la conseguente limitazione dell' area dei conflitti risolubili con l' impugnazione per nullita'. - L' arbitrato come equivalenza giurisdizionale e gli effetti della pregiudizialita' della controversia deferita in arbitrato)
l. 5 gennaio 1994, n. 25 art. 819 c.p.c. art. 819 bis c.p.c. art. 823 c.p.c. art. 825 c.p.c.
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