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| IDG951500277 | |
| 95.15.00277 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Di Francesco P.
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| Osservazione a Cass. sez. I civ. 16 marzo 1994, n. 2520
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| Foro it., an. 119 (1994), fasc. 12, pt. 1, pag. 3452-3455
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D31311; D4024; D425
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| La sentenza annotata, pur inserendosi nell' indirizzo
giurisprudenziale che nega l' ammissibilita' del regolamento d'
ufficio di competenza, in difetto di riassunzione ad opera della
parte innanzi al giudice indicato da quello inizialmente investito a
dichiarare il fallimento, solo apparentemente, ritiene l' A., si
allinea a tale orientamento. Viene esaminata a proposito la parte
della motivazione, dove la Corte perviene ad affermare l'
ammissibilita' del regolamento di competenza d' ufficio anche in
difetto di riassunzione ad opera della parte istante, laddove quest'
ultima abbia fatto inutilmente decorrere il termine assegnatole dal
giudice dichiaratosi incompetente o il termine previsto dall' art. 50
c.p.c., ed il giudice originariamente investito dalla parte istante
si attivi d' ufficio, ovviamente in presenza di "nuove informazioni o
nuovi accertamenti di fatto". L' A. valuta la portata di questo
principio affermato in "obiter dictum".
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| art. 9 l. fall.
art. 45 c.p.c.
art. 50 c.p.c.
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