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214694
IDG951500284
95.15.00284 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Ponzanelli Giulio
Fondazione d' impresa, fallimento mondo "non profit"
Osservazione a Trib. Milano 17 giugno 1994
Foro it., an. 119 (1994), fasc. 12, pt. 1, pag. 3544-3550
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D30012; D3131
Il tema affrontato riguarda l' applicabilita' della procedura fallimentare all' ente collettivo c.d. non profit, quando non potendo fare fronte alle proprie obbligazione viene a trovarsi in una situazione riconducibile a quella di cui all' art. 5 l. fall. Cosi' l' A. sintetizza le affermazioni del Tribunale: la piena legittimita' della c.d. fondazione d' impresa; il suo assoggettamento alle regole concorsuali, in base all' applicabilita' alle stessa fondazione delle norme relative allo statuto dell' imprenditore commerciale, con l' unica eccezione della regola del beneficio della limitazione di responsabilita' e... pertanto l' assoggettamento al fallimento del legale rappresentante dell' ente "non profit" attraverso l' applicazione analogica dell' art. 38 c.c., norma prevista per la sola associazione non riconosciuta. Richiamato il caso di specie, l' A. espone alcune considerazioni riguardo alla sentenza in esame, trattando i seguenti punti: La fondazione d' impresa. Applicabilita' alla fondazione d' impresa delle regole concorsuali: la dottrina e la giurisprudenza italiana e le indicazioni desumibili dall' esperienza nordamericana. Il dogma della personalita' giuridica e la creazione, pretoria, di uno statuto particolare per gli enti "non profit" che esercitano una attivita' d' impresa. In conclusione l' A. evidenzia alcune problematiche che emergono nel mondo "non profit", in particolare per quanto riguarda l' individuazione della normativa applicabile.
art. 5 l. fall. art. 38 c.c.



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