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| IDG950600479 | |
| 95.06.00479 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Vivani Claudio
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| "Actio de in rem verso" nei confronti della pubblica amministrazione:
arricchimento imposto e riconoscimento dell' utilita'
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| Nota a Cass. sez. III civ. 25 gennaio 1994, n. 715
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| Resp. civ. prev., an. 59 (1994), fasc. 4-5, pag. 662-669
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D305013
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| Con la sentenza annotata la Corte di Cassazione ribadisce il
principio ormai consolidato, secondo cui l' azione di indebito
arricchimento nei confronti della p.a. e' proponibile solo quando
quest' ultima abbia riconosciuto l' utilita' della prestazione
ricevuta. L' A. esamina gli orientamenti giurisprudenziali sul
riconoscimento, che costituisce un elemento integrativo della
fattispecie costitutiva del diritto all' indennizzo ulteriore
rispetto a quelli previsti dall' art. 2041 c.c. Un primo orientamento
riserva unicamente alla p.a. il potere discrezionale di valutare se
una prestazione di per se' qualificabile come un vantaggio
patrimoniale possa dar luogo all' "actio de in rem verso". Un secondo
orientamento nega che sia necessario un vero e proprio riconoscimento
dell' utilita' e sposta la questione sul terreno dell' imputabilita'
dell' arricchimento. L' A. esamina le conseguenze che derivano sul
piano sostanziale dalle due diverse costruzioni teoriche.
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| art. 2041 c.c.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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