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| IDG950600517 | |
| 95.06.00517 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Vallebona Antonio
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| Il codice di condotta dei dipendenti pubblici ed i pericoli di una
incontrollata ansia di moralizzazione
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| Intervento al seminario sul codice di condotta dei dipendenti
pubblici, Universita' di Trieste, 20 aprile 1994
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| Riv. giur. lav. prev. soc., an. 45 (1994), fasc. 3, pt. 1, pag.
381-388
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D14314
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| L' A. solleva preoccupazioni riguardo al contenuto del "codice di
condotta" dei pubblici dipendenti, nella parte in cui impone al
dipendente di fornire una serie di informazioni sulla vita privata
propria e dei parenti o conviventi, vietandogli per di piu'
determinate condotte extralavorative in se' lecite. Analizzate alcune
norme che pregiudicano principi fondamentali di liberta', l' A.
ricerca le circostanze che hanno condotto a questa "enormita'",
rinvenendole nella reazione alla grave diffusione degli illeciti
verificatisi per lunghi anni nel nostro Paese, e nella speranza di
prevenirli e ridurli attraverso un pervasivo controllo sociale, anche
a scapito delle liberta' e delle garanzie del singolo. Questa
tendenza si inserisce in una tendenza al travolgimento delle garanzie
dell' individuo con la giustificazione della necessita' di in
inflessibile controllo sociale a fronte del dilagare degli illeciti.
Appare necessaria una rinnovata protezione del singolo contro l'
invadenza e la prepotenza del potere pubblico fuori e dentro il
processo.
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| art. 58 bis d.lg. 3 febbraio 1993, n. 29
art. 26 d.lg. 23 dicembre 1993, n. 546
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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