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Documento


215056
IDG950800646
95.08.00646 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Cerrina Feroni Ginevra
Il presidente della Corte costituzionale
Diritto e societa', (1994), fasc. 4, pag. 667-708
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D0214; D02142
L' indagine si propone di analizzare la figura ed il ruolo del Presidente della Corte Costituzionale nel nostro ordinamento. La prima parte della ricerca e' dedicata all' analisi del significato che la collegialita' assume nella Corte Costituzionale, in relazione sia alla composizione dell' organo, sia ai modi in cui, in concreto, la collegialita' vive nel processo di formazione delle decisioni della Corte stessa. La seconda parte analizza, invece, la figura presidenziale nei suoi aspetti strutturali (l' elezione) e funzionali (la nomina del giudice per l' istruzione e la relazione delle cause, la convocazione della Corte, la fissazione del ruolo delle cause, la direzione della discussione, il "potere" di esternazione). Pur senza sopravvalutare la figura presidenziale si' da invenire in essa l' unico "centro motore" dell' intera Corte, viene tentata una rilettura delle sue attribuzioni alla luce sia del reale tasso di collegialita' che contraddistingue le modalita' di funzionamento della Corte, sia della contrapposizione di fondo tra "vocazione politica" e "vocazione giurisdizionale" che caratterizza il nostro organo di giustizia costituzionale. E all' immagine di un Presidente privo di reale preminenza nei confronti del Collegio si e' andata, progressivamente, sostituendo quella di un Presidente la cui "anima" costituzionale-politica ha trovato, nella prassi, naturali spazi di espansione, in connessione anche con il variare degli assetti politici e istituzionali.
art. 135 comma 5 Cost. l. 11 marzo 1953, n. 87
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