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215117
IDG950900707
95.09.00707 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Gentile Francesco
Pena indicata, pena richiesta e pena applicata nel cosiddetto "Patteggiamento" in tema di continuazione tra reati
Nota a Cass. sez. I pen. 6 maggio 1993
Rass. giust. mil., an. 19 (1993), fasc. 5-6, pag. 342-346
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D5014; D62
La sentenza annotata riguarda ipotesi di applicazione di pena in caso di reati unificati da continuazione. Secondo la sentenza "il giudice, a cui sia stata richiesta applicazione di pena per reato continuato, puo' applicare la sola pena per il reato piu' grave -se la stessa risulta indicata dalle parti- nel caso in cui ritenga di procedere ex art. 129 c.p.p. per i reati meno gravi". L' A. sottopone ad esame il provvedimento, nel quale e' dato rilevare lo sviluppo di un criterio interpretativo che trova origine in precedente decisione della stessa Corte, riguardo al quale, pero', l' A. evidenzia difficolta' applicative.
art. 81 comma 2 c.p. art. 444 c.p.p. art. 445 c.p.p.
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