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| IDG950900734 | |
| 95.09.00734 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Cataliotti L.
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| Reati in materia di lavoro (Sul divieto di appalto di manodopera)
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| Nota a Cass. sez. III pen. 19 ottobre 1993
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| Riv. Trim. Dir. Pen. Ec., an. 7 (1994), fasc. 3, pag. 692-694
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D541; D7401
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| La massima annotata afferma che "al fine di stabilire se un appalto
rientri nel divieto di mere prestazioni di manodopera e'
indispensabile accertare che non ricorrano i tre requisiti stabiliti
dal comma 5 dell' art. 1 della l. 1369/60. All' uopo non e' pero'
necessario che i detti estremi siano tutti presenti
contemporaneamente per escludere la sussistenza del divieto stesso;
in particolare quando si tratta di attivita' per le quali non
occorrono specifiche attrezzature, l' elemento fondamentale e'
rappresentato dall' assunzione del rischio di impresa e di tutti gli
oneri conseguenti". L' A. esamina la questione dell' individuazione
degli indici rivelatori della sussistenza della fattispecie
interpositoria, di cui alla l. 1369/1960, richiamando le posizioni
della giurisprudenza e della dottrina sul tema. Pur valutando la
massima corretta nelle sue conclusioni, ritiene che essa non sia
esente da critiche.
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| art. 1 l. 23 ottobre 1960, n. 1369
art. 2 l. 23 ottobre 1960, n. 1369
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