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| IDG951201000 | |
| 95.12.01000 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| de Tilla Maurizio
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| Sulla esclusione del ripristino sanzionatorio della locazione nel
caso di cessazione del contratto
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| Nota a Cass. sez. III civ. 23 febbraio 1994, n. 1796
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| Riv. giur. edil., an. 37 (1994), fasc. 4-5, pt. 1, pag. 728-730
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D30640
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| L' A. muove diversi rilievi critici, dal punto di vista del merito,
alla sentenza in rassegna, la quale afferma che, in tema di locazione
di immobili urbani ad uso abitativo, "il ripristino sanzionatorio del
contratto di locazione, per il caso in cui il locatore non abbia
subito l' immobile all' uso per il quale ne aveva ottenuto la
disponibilita' in sede di recesso, importa che il rapporto prosegua
fino alla originaria scadenza". In particolare, l' A. sottolinea come
le lungaggini giudiziarie comportino che la scadenza del rapporto sia
comunque maturata al momento in cui scatta la sanzione del
ripristino; la soluzione adottata dalla Suprema Corte rende quindi
sostanzialmente inefficace il sistema sanzionatorio.
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| art. 58 l. 27 luglio 1978, n. 392
art. 59 l. 27 luglio 1978, n. 392
art. 60 l. 27 luglio 1978, n. 392
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